Cosa sono?

Per spingere il sangue ai polmoni e a tutto il corpo, il muscolo cardiaco (miocardio) consuma energia. Per produrre questa energia, il cuore ha bisogno di ossigeno. Anche se le quattro camere cardiache sono piene di sangue, il miocardio non assorbe l'ossigeno direttamente. A tal fine, esistono le arterie coronarie, vasi specializzati che nascono dall'aorta e decorrono sulla superficie esterna del cuore portando il sangue ricco di ossigeno al miocardio.
Le arterie coronarie principali sono due: la coronaria sinistra e la coronaria destra.

  • coronaria sinistra: il primo tratto della coronaria sinistra, viene denominato tronco comune; dopo i primi 2-4 cm il vaso si divide in due rami: l'arteria discendente anteriore (DA) che decorre sulla parete anteriore del cuore e l'arteria circonflessa (CX) che decorre lungo la parete laterale del ventricolo sinistro (VS).
  • coronaria destra: irrora il ventricolo destro (VD) e nella maggior parte dei casi, porta il sangue alle pareti inferiore e posteriore del ventricolo sinistro (VS)

Come e perchè si ammalano: l'aterosclerosi

Quando all'interno delle coronarie si forma un accumulo (o placca) di grasso (processo chiamato "aterosclerosi") il lume interno del vaso si restringe; conseguentemente si riduce il flusso di sangue al cuore.
Sono i fattori di rischio ( fumo, ipertensione arteriosa, diabete mellito, ipercolesterolemia, vita sedentaria e obesità) che fanno aumentare la probabilità che si formino placche aterosclerotiche al livello delle coronarie.

L'aterosclerosi inizia con depositi di grasso, composti per lo più di cellule lipidiche e muscolari lisce, che possono organizzarsi in placca fibro-lipidica ateromatosa e ostruire il lume delle arterie coronarie. Il rivestimento della placca è propenso alla frattura, dando luogo all'aggregazione di piastrine e al deposito di fibrina: questo è un processo ripetitivo che porta ad un ulteriore restringimento, fino ad un'eventuale occlusione completa del vaso malato (aterosclerotico).

L'aterosclerosi risulta quindi dall'interazione fra la parete arteriosa ed i componenti del sangue, fra cui svolgono un ruolo importante diversi elementi:

  • l'endotelio, la cui perdita d'integrità è cruciale nello sviluppo della lesione;
  • le cellule macrofage, all'origine di una proliferazione del tessuto connettivo, principale fonte delle cellule schiumose e della placca fibro-lipidica;
  • le piastrine, essenziali nelle complicanze trombotiche;
  • le cellule della muscolatura liscia, che cambiano caratteristiche migrando dalla parte intermedia a quella interna e sono fondamentali nelle lesioni avanzate, in cui accumulano lipidi e formano cellule schiumose;
  • i grassi (o lipidi), per lo più in forma clinicamente alterata, che sono un elemento cruciale della maggior parte delle placche.

La tesi più recente sulla genesi dell'aterosclerosi ne fa una reazione ad una lesione iniziale, funzionale o fisica, dell'endotelio.

Quando il restringimento del lume di almeno una delle tre arterie coronariche principali raggiunge il 50-75%, l'arteria coronaria colpita non riesce più a far passare la quantità di sangue necessaria quando il muscolo cardiaco ne richiede una maggir quantità (come ad esempio durante uno sforzo fisico): si parla in questo caso di "ischemia" da sforzo che può essere rilevabile solo mediante esami strumentali non invasivi o essere associata anche a dei disturbi soggettivi (angina pectoris, infarto miocardico, disturbi del ritmo cardiaco). La temuta morte improvvisa è spesso dovuta ad una presenza diffusa dell'aterosclerosi coronarica.